t 1/25 F 4.0 ISO 400 |
Stefania Granata
"Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare." Nadar
Accademia di Belle Arti di Brera. Corso di Fotografia, prof. Cosmo Laera
domenica 19 febbraio 2012
sabato 11 febbraio 2012
ESERCITAZIONE N° 9 - La Trasparenza
Dopo aver letto il capitolo sulla trasparenza del libro di Luigi Ghirri ("Lezioni di Fotografia"), ho scattato alcune fotografie attraverso il finestrino del treno.
Secondo Luigi Ghirri è un lavoro interessante lavorare attraverso superfici trasparenti, come lo sono gli stessi obiettivi e le pellicole.
Secondo Luigi Ghirri è un lavoro interessante lavorare attraverso superfici trasparenti, come lo sono gli stessi obiettivi e le pellicole.
t 1/1600 F 3.4 ISO 100 |
t 1/1000 F 8.0 ISO 100 |
t 1/1600 F 3.4 ISO 400 |
t 1/1600 F 3.4 ISO 400 |
t !/1600 F 5.6 ISO 400 |
t 1/1600 F 3.4 ISO 100 |
- PROGETTO D'ESAME - ARCHITETTURA DI VETRO
macchina fotografica utilizzata: Canon PowerShot SX130 IS
Come soggetto per il mio progetto d'esame ho scelto l'architettura di Milano e della mia città, Lecco. Ho scelto l'architettura poichè nonostante si tratti di soggetti immobili e inanimati, a mio parere si possono ottenere foto molto espressive e comunicative.
Nonostante sia alle prime armi con la fotografia, grazie al corso sono riuscita a fare mie alcune tencniche fondamentali della materia come il tempo di esposizione, l'apertuta del diaframma e il bilanciamento del bianco.
Ho inoltre appreso le tecniche base di modifica dei programmi Photoshop e Lightroom, che mi hanno persmesso di rendere al meglio le mie fotografie.
Purtroppo, per mancanza di strumenti professionali, le fotografie sono state scattate a mano libera senza l'ausilio di un cavalletto.
Come soggetto per il mio progetto d'esame ho scelto l'architettura di Milano e della mia città, Lecco. Ho scelto l'architettura poichè nonostante si tratti di soggetti immobili e inanimati, a mio parere si possono ottenere foto molto espressive e comunicative.
Nonostante sia alle prime armi con la fotografia, grazie al corso sono riuscita a fare mie alcune tencniche fondamentali della materia come il tempo di esposizione, l'apertuta del diaframma e il bilanciamento del bianco.
Ho inoltre appreso le tecniche base di modifica dei programmi Photoshop e Lightroom, che mi hanno persmesso di rendere al meglio le mie fotografie.
Purtroppo, per mancanza di strumenti professionali, le fotografie sono state scattate a mano libera senza l'ausilio di un cavalletto.
t 1/13 F 4.0 ISO 400 |
t 1/25 F 4.0 ISO 400 |
t 1/6 F 4.0 ISO 400 |
t 1/8 F 4.0 ISO 400 |
t 1/13 F 4.0 ISO 400 |
t 1/8 F 4.5 ISO 400 |
t 1/15 F 3.4 ISO 400 con flash |
t 1/2000 F 8.0 ISO 100 |
t 1/250 F 4.5 ISO 400 |
t 1/60 F 4.5 ISO 400 |
t 0''5 F 5.6 ISO 800 |
t 1/160 F 3.4 ISO 400 |
t 1/60 F 4.5 ISO 400 |
t 1/60 F 4.5 ISO 400 |
t 1/60 F 4.0 ISO 400 |
t 1/40 F 4.0 ISO 400 |
martedì 7 febbraio 2012
domenica 5 febbraio 2012
Video da vedere!!
- Un pò di storia! -
Più di 150 fa, nel 1841, nella città portuale di Göteborg nella Svezia occidentale, la famiglia Hasselblad fondò la sua prima azienda di commercio, F.W. Hasselblad & Co.
F.W. Hasselblad & Co diventò velocemente una delle aziende commerciali più fiorenti in Svezia. Iniziò inoltre ad importare forniture e prodotti per il settore della fotografia, che stava iniziando a crescere. Quando Arvid Viktor Hasselblad, figlio del fondatore dell'azienda e appassionato fotografo amatoriale, creò una divisione fotografica all'interno dell'azienda, sembra abbia affermato: “Sicuramente non guadagnerò molto con questa attività, ma per lo meno ci permetterà di fare fotografie gratuitamente.”
Nel giro di poco tempo, Arvid Viktor si rese conto di avere torto per quanto riguardava il potenziale di redditività del settore, e il reparto fotografico diventò uno dei settori principali della F.W. Hasselblad & Co.
Il 6 ottobre 1948 Victor (nipote di Arvid Vikor) presentò al mondo interno la prima fotocamera di consumo prodotta da Hasselblad, la Hasselblad 1600F. Questo modello fu presentato ed acclamato ad una conferenza stampa a New York. Fu accolta molto favorevolmente dalla critica e rappresentò una vera e propria opera innovativa d'ingegneria, ma c'erano anche alcuni difetti: la parte interna tecnologicamente avanzata era molto delicata. Si continuò ad ottimizzare il prodotto, ogni elemento della progettazione della 1600F fu ritoccato e rifinito. Alla fine, le migliorie apportate in fase di progettazione portarono ad una nuova fotocamera, un prodotto di cui Victor sarebbe stato fiero, la nuova 1000F. Negli anni successivi seguirono diversi modelli e il nome Hasselblad divenne sinonimo di massima affidabilità e qualità d'immagine a livello di fotocamere. Questa reputazione fu sicuramente un fattore decisivo quando un giovane astronauta della NASA portò con sé la prima Hasselblad nello spazio nel 1962. Nel 1969 la saga di Hasselblad nello spazio continuò con l'Apollo 11 e le prime immagini dell'uomo sulla Luna e della Terra ripresa dalla Luna, scattate da Neil Armstrong ed Edwin “Buzz” Aldrin Jr., con una Hasselblad 500EL/70.
Nel 1966 Victor Hasselblad vendette l'azienda di distribuzione e rete di vendita al dettalgio "Hasselblad Fotografiska AB" alla Kodak. Dopo aver lasciato le redini dell'azienda alla società svedese Säfveån AB, morì nel '78.
(per saperne di più: http://www.hasselblad.it/about-hasselblad/storia/have-camera-will-travel.aspx)
Più di 150 fa, nel 1841, nella città portuale di Göteborg nella Svezia occidentale, la famiglia Hasselblad fondò la sua prima azienda di commercio, F.W. Hasselblad & Co.
F.W. Hasselblad & Co diventò velocemente una delle aziende commerciali più fiorenti in Svezia. Iniziò inoltre ad importare forniture e prodotti per il settore della fotografia, che stava iniziando a crescere. Quando Arvid Viktor Hasselblad, figlio del fondatore dell'azienda e appassionato fotografo amatoriale, creò una divisione fotografica all'interno dell'azienda, sembra abbia affermato: “Sicuramente non guadagnerò molto con questa attività, ma per lo meno ci permetterà di fare fotografie gratuitamente.”
Nel giro di poco tempo, Arvid Viktor si rese conto di avere torto per quanto riguardava il potenziale di redditività del settore, e il reparto fotografico diventò uno dei settori principali della F.W. Hasselblad & Co.
Il 6 ottobre 1948 Victor (nipote di Arvid Vikor) presentò al mondo interno la prima fotocamera di consumo prodotta da Hasselblad, la Hasselblad 1600F. Questo modello fu presentato ed acclamato ad una conferenza stampa a New York. Fu accolta molto favorevolmente dalla critica e rappresentò una vera e propria opera innovativa d'ingegneria, ma c'erano anche alcuni difetti: la parte interna tecnologicamente avanzata era molto delicata. Si continuò ad ottimizzare il prodotto, ogni elemento della progettazione della 1600F fu ritoccato e rifinito. Alla fine, le migliorie apportate in fase di progettazione portarono ad una nuova fotocamera, un prodotto di cui Victor sarebbe stato fiero, la nuova 1000F. Negli anni successivi seguirono diversi modelli e il nome Hasselblad divenne sinonimo di massima affidabilità e qualità d'immagine a livello di fotocamere. Questa reputazione fu sicuramente un fattore decisivo quando un giovane astronauta della NASA portò con sé la prima Hasselblad nello spazio nel 1962. Nel 1969 la saga di Hasselblad nello spazio continuò con l'Apollo 11 e le prime immagini dell'uomo sulla Luna e della Terra ripresa dalla Luna, scattate da Neil Armstrong ed Edwin “Buzz” Aldrin Jr., con una Hasselblad 500EL/70.
Nel 1966 Victor Hasselblad vendette l'azienda di distribuzione e rete di vendita al dettalgio "Hasselblad Fotografiska AB" alla Kodak. Dopo aver lasciato le redini dell'azienda alla società svedese Säfveån AB, morì nel '78.
(per saperne di più: http://www.hasselblad.it/about-hasselblad/storia/have-camera-will-travel.aspx)
Questa è una della frasi che si posso leggere nel sito della Hasselblad (http://www.hasselblad.it/):
Da più di cinquant'anni, Hasselblad è dedita ad un compito molto semplice: produrre l'attrezzatura fotografica più sofisticata al mondo. E per più di cinquant'anni, siamo riusciti a farlo, realizzando strumenti che ci permettono di mantenere la promessa del marchio Hasselblad, “aiutare i fotografi a raggiungere il loro potenziale fotografico.”
giovedì 2 febbraio 2012
MoMa New York - Fotografi a confronto - "paesaggio"
Gene Kennedy, New Golf Course, Bernardo Heights development, San Diego, California, 1982 |
Gene Kennedy, Sonata development San Pasqual, San Diego county, California, 1982 |
Harry Callahan, Cape Cod, 1972 |
Harry Callahan, Cape Cod, 1972 |
Lee Friedlander, Lake Louise, Canada, 2000 |
Lee Friedlander, Yosemite National Park, California, 2004 |
Paul Graham, Fields at Dusk, Barton, North Yorkshire, 1982 |
Paul Graham, Flooded Fields, Bedfordshire, 1982 |
Robert Adams, Abandoned Windbreak on the West Side of Fontana, California, 1983 |
Robert Adams, from Signal Hill, looking south over Long Beach, 1983 |
MoMA di New York - Fotografi a confronto - "Still life"
Elad Lassry, Beets, 2010 |
Elad Lassry, Green Peppers, Shiitake, 2009 |
Jan Groover, Untitled, 2006 |
Jan Groover, Untitled, 2006 |
Joann Verburg, Secrets, Iraq, 1991 |
Joann Verburg, Still Life with Serial Killers, 1991 |
Stephen Shore, Castine, Maine, 1974 |
Stephen Shore, Hob Nob resturant, Florida, Massachusetts, 1974 |
Zeke Berman, Current Events series 6, 1982 |
Zeke Berman, Work in Progress, 1982 |
MoMA di New York - Fotografi a confronto - "architettura"
Harry Callahan, Atlanta, 1984 |
Harry Callahan, Providence, 1984 |
Joel Sternfeld, Grafton, West Virginia, 1983 |
Joel Sternfeld, Triy, New York, 1983 |
Michael Wesely, The Museum of Modern Art, New York, 2001-2003 |
Michael Wesely, The Museum of Modern Art, New York, 2001-2003 |
Nicholas Nixon, View of 100 Huntington, Boston, 2008 |
Nicholas Nixon, View of Old State House at Faneuil Hall, Boston, 2008 |
Sze Tsung Leong, Dongfengzhong Lu, Dongshan district, Guangzhou - 2004 |
Sze Tsung Leong, Xizhimen, Haidian district, Beijing, 2002 |
Thomas Struth, South Lake apartaments 1, Chicago, 1990 |
Thomas Struth, Horder Bruckenstrasse, Dortmund, 1986 |
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